L’ispettore Riccardo Bonas

Il fotoromanzo che dà voce alla diversità

 

L’ispettore Riccardo Bonas è un fotoromanzo in bianco e nero realizzato dai ragazzi e dai volontari della Gometa Odv nel 2017. La ricchezza del progetto non consiste tanto nell’aver portato in una società digitale e cartacea una serie di personaggi, ma nell’aver messo in scena una realtà che spesso è dietro le quinte perché non riesce ad esprimersi. Il fotoromanzo, infatti, basandosi sul rapporto creativo tra scrittura e fotografia, per sua stessa natura dà voce a chi ne è sprovvisto. In virtù di queste sue caratteristiche si sposa felicemente con le politiche di inclusione e di valorizzazione della persona, poiché consente anche ai meno abili di recitare e soprattutto di impersonare un numero potenzialmente infinito di ruoli che gli sarebbero altrimenti preclusi. La scrittura, dunque, non solo crea l’occasione per esprimersi, unificando le vite dei suoi interpreti in una nuova storia, ma favorisce anche la recitazione degli stessi, dispensati dalle difficoltà del dover ricordare la battuta (difficoltà che, perlomeno nella nostra piccola esperienza, si è sempre posta come l’ostacolo principale ad ogni tipo di performance, teatrale o cinematografica).

Per questi motivi il fotoromanzo dimostra di essere uno strumento di espressione particolarmente adatto e rispondente alle nostre esigenze, poiché favorisce l’inclusione dei meno abili, amplia a dismisura il numero dei personaggi interpretabili e, puntando tutto sulla mimica e sulla gestualità, elimina le difficoltà legate all’ambito della recitazione parlata.

Pensiamo che la Arti Terapie possano guardare con interesse a quanto è stato fatto alla Gometa, dove il fotoromanzo è stato un mezzo straordinario per accontentare il desiderio espresso dai nostri ragazzi: recitare ancora una volta!

 

Produzione: La Gometa Odv – Progetto: Beatrice Maria Chiti – Fotografia: Alessandro Bastiani – Layout e impaginazione: Luca Matteoni – Copertina: Marco Saviozzi – Grafica di copertina: Sara Battini